era il febbraio del 2005 e nella sala gremita di persone io ero in piedi di fronte al mio precettore di "educazione sentimentale", cinema, vita, poesia.
colui attraverso i cui occhi e obbiettivo avevo guardato per la seconda volta il mondo, in un misto di emozione e sgomento.
porgendogli il mio libro, una biografia della sua vita negli anni che anticipavano (temporalmente ma anche sicuramente concettualmente) la carriera di cineasta, alla ricerca di possibili punti di contatto, le uniche parole che l'emozione mi ha consentito sono state "grazie maestro".
e ora vorrei aggiungere: grazie per l'incommensurabile lezione di cinema e di vita che è stata la tua arte e che oggi non potremo altro che continuare ad amare, ammirare e forse rimpiangere.
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